lunedì 21 maggio 2012

Tutti investigatori

Venti anni di televisione e di Porta a Porta ci hanno rincretinito totalmente.

Se prima eravamo un popolo di allenatori di calcio, oggi siamo un popolo di magistrati e investigatori.
Perchè, su quanto accaduto a Brindisi, tutti devono prendersi il diritto o sentirsi il dovere di parlare di mafia, terrorismo, eversione, destra, sinistra e tutto il resto, ancora prima che gli investigatori ufficiali arrivino sul posto?
Io ho solo sentito un'enorme tristezza per i genitori di quella scuola e della ragazza in particolare.
Per il resto, lasciare tranquillità a chi sa fare il proprio mestiere è la cosa migliore da fare.

2 commenti:

loretta dalola ha detto...

Non puoi non rilevare che l'avvenimento ha suscitato una grande reazione emotiva e la tv, fa il suo mestiere: informa! ciao

Unknown ha detto...

Un conto è informare, un altro commentare e fare ipotesi sul nulla.
Riportandola sul calcio è come paragonare 90° minuto che da i risultati e fa vedere i goal e tutte le trasmissioni piene di commentatori che parlano come se fossero al bar. Si sottovaluta il potere che la televisione ha nell'opinione pubblica. Ormai rilevo un appiattimento tra le trasmissioni informative e di intrattenimento al punto che molti non distinguono più la differenza e purtroppo prendono tutto per informazione.

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