martedì 3 luglio 2012

Pubblica Amministrazione e sviluppo tecnologico su binari diversi

Uno studio effettuato dall'Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano in collaborazione con il consorzio bancario CBI e promosso dall'ABI, afferma che tra la Pubblica Amministrazione e la digitalizzazione dei processi di pagamento esiste ancora un forte divario.
Pagare tasse e tributi in modo semplice e usufruendo dei sistemi di pagamento online è un beneficio disponibile solo per pochi cittadini, tenendo conto della percentuale degli enti locali che consente agli utenti di effettuare versamenti online attraverso i portali Web delle varie amministrazioni, il 47%. Tutti gli altri devono ancora ricorrere ai tradizionali bollettini da pagare presso gli uffici postali o gli sportelli bancari.

Lo studio illustra anche quanto non sia possibile verificare l'esito degli investimenti a favore della digitalizzazione dei servizi nelle Pubbliche Amministrazioni. Dei 750 milioni sostenuti negli ultimi 8 anni dalla Pubblica Amministrazione per migliorare la fruibilità dei propri servizi al cittadino e alle imprese, solo in alcuni casi sono stati raggiunti gli effetti desiderati, sia in termini di risparmi per il pubblico sia di soddisfazione dell'utenza.
Però mi sorge una domanda banale. Perchè con la tecnologia attuale ognuno degli 8.800 comuni d'Italia deve farsi in casa il proprio portale Web, quando nella quasi totalità dei casi i servizi offerti sono identici per tutti e si potrebbe centralizzare in un unico portale? Il risparmio di realizzazione, manutenzione e gestione sarebbe enorme. I processi di scambio dati tra le amministrazioni sarebbe immediato. Mi sembra assurdo che con 750 milioni di euro spesi siamo ancora a livelli di servizi pubblici vecchi di 30 anni. Anche questo è sviluppo.

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails