giovedì 2 agosto 2007

Ni al V-day di Beppe Grillo

Come sanno tutti quelli che seguono il Blog di Beppe Grillo, per il giorno 8 settembre ha organizzato una giornata denominata V-day con l’intento principale di cercare consensi e firme per le proposte popolari di modifiche di legge che ha già depositato alla Cassazione a Roma.
I tre punti della proposta sono:
1 - NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.
2 - DUE LEGISLATURE. No ai parlamentari di professione da 20 e 30 anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.
3 - ELEZIONE DIRETTA. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta. La richiesta di legge popolare sarà accolta se vengono raggiunte almeno 50.000 firme autenticate.

Il titolo di quest’articolo sta a significare una mia non piena adesione all’iniziativa, che reputo importante per la sensibilizzazione su certi temi, ma superficiale e un po’ demagogica per le soluzioni proposte.
Queste le mie motivazioni per ogni punto che mi spingono ad affermar quanto detto:
1 - Si. sono d’accordo se il parlamentare è condannato in via definitiva, assolutamente no se ancora in attesa di giudizio. Altrimenti viene a decadere il principio di innocenza che dura fino al terzo grado di giudizio e che deve valere per tutti.
2 – Non sono d’accordo. Ci sono politici che si comportano bene, a servizio della comunità, anche alla terza o quarta legislatura; ci potrebbero invece essere dei parlamentari che, anche alla prima legislatura, non pensano ad altro che al loro potere ed ai loro interessi! Credo infatti che da una parte ciò rappresenterebbe una limitazione alla libera volontà degli elettori che possono decidere di premiare il proprio rappresentante fin quando lo ritengano opportuno; dall'altra posso dire con certezza che, come in tutti i campi, anche in quello della carica parlamentare, l'efficacia del proprio lavoro sia direttamente proporzionale (anche, ed in maniera non trascurabile) all'esperienza acquisita sul terreno nel tempo. Se un Deputato ha lavorato bene in Parlamento nelle 2 precedenti Legislature ed è apprezzato nel proprio territorio, non ritengo si possa precludergli eventuali altre candidature. Si dovrebbe lavorare sulla legge elettorale e gli statuti dei partiti per evitare scelte blindate dai partiti e permettere ricambi all’interno degli stessi, cosi come in parte dice la terza proposta.
3 – Si. Però bisogna stabilire un tetto di spesa per ogni singolo candidato, esercitare controlli severi sulle spese elettorali e prevedere la decadenza dal Parlamento per coloro che hanno sforato il tetto di spesa. Altrimenti le preferenze possono provocare il ritorno del voto di scambio e l'aumento della corruzione per reperire le risorse per la campagna elettorale. Vedi elezioni negli Stati Uniti d’America.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

BRAVO E A FURIA DI NI CE LO CONTINUANO A METTERE IN QUEL POSTO!

Oreste Attisani ha detto...

L'iniziativa di Grillo va promossa a pieni voti.In fase di prima applicazione della legge proposta dal comico genovese e che trova i più d'accordo vanno bene tutti i punti nella stessa.Col tempo potrebbe essere modificata recependo qualche suggerimento dai non pochi ni.

Unknown ha detto...

Grazie per i commenti, ma resto convinto di quanto ho scritto. Infatti ribadisco che si debba agire, ma agire bene e quanto proposto da Grillo non è la soluzione migliore. Può sicurmente essere un punto di partenza, non di applicazione ma per realizzare qualcosa di più corretto ed efficace.

Anonimo ha detto...

Secondo me il ragionamento non è malvagio...anzi...
E' il ragionamento di una persona che pensa al bene popolare...però credo che, arrivati a questo punto, bisogna dare un colpo netto di spugna e partire da 0.
E da quello 0 costruire meccanismi più democratici.
Quindi per ora avanti così...deistituzionalizziamoli definitivamente...le correzioni le faremo dopo.

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