giovedì 18 ottobre 2007

Giovani animalisti

Ebbene sì, lo confesso: provo simpatia per i due ragazzi che a Milano, la settimana scorsa, hanno rubato quattro astici vivi al supermercato per sottrarli ad una morte orrenda, in cui vengono bolliti vivi. I due animalisti, 17 anni lei e 20 anni lui, sono stati arrestati. La legge è la legge. Per i carabinieri, che hanno fatto il loro lavoro, si è trattato di un furto. Per me di un’azione dimostrativa coraggiosa. Un gesto che mi ricorda quello degli antischiavisti dei secoli scorsi. Di gente come loro che capeggiavano guerriglie per liberare i neri in catene. Venivano arrestati, giudicati terroristi e impiccati. Invece erano eroi. I casi sono diversi, certo. Allora si lottava per salvare e ridare dignità ad essere umani. Organizzare bande armate e uccidere. L’Animal Liberation Front, cui i due giovani dichiarano di appartenere, si batte per gli animali. Tra uomini e animali c’è differenza. Ma è anche vero che i militanti dell’Alf non uccidono. Non fanno del male a nessuno. Si limitano ad azioni simboliche. Che servono ad attirare l’attenzione sulle condizioni terrificanti in cui vengono tenuti molti animali.
Leonardo da Vinci diceva che verrà un giorno in cui la crudeltà sugli animali verrà considerata sbagliata così come lo è quella sugli uomini.
Quel giorno è ancora lontano: molti, soprattutto nel settore alimentare, continuano a considerare gli animali dei semplici oggetti. E se quel giorno lentamente si avvicinerà sarà anche grazie alle azioni dimostrative di ragazzi come quelli che hanno cercato di salvare i poveri astici.

Per chi come me ha interesse a firmare una petizione che cerchi di regolamentare la caccia in Italia, può seguire questo link e firmare online:

http://www.infolav.org/lenostrecampagne/cacciaefauna/petizionecaccia/

La Lav (Lega Anti Vivisezione) propone una petizione per la rapida approvazione di una proposta di legge che tende ad abolire l'articolo 842 del codice civile che permette in modo assurdo ai cacciatori il libero accesso anche alle proprietà private nei periodi di caccia e nelle aree consentite da leggi regionali. In pratica se la vostra proprietà privata si trova all'interno di una area definitia di caccia dalla regione, non potete vietare l'ingresso ad un cacciatore!

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