venerdì 16 novembre 2007

Cambiare il clima

La gente sarebbe disposta a cambiare abitudini per mitigare i cambiamenti climatici.
Una leggera maggioranza di Europei e Statunitensi sarebbe disposta a veder salire le tasse sui combustibili fossili (non gli italiani, che sembrano avere un ventricolo cardiaco geneticamente dedicato alla propria macchina), e il favor di popolo aumenta se i proventi delle tasse venissero impiegati per studiare soluzioni come nuove forme di energia o motori più efficienti.
I più entusiasti in assoluto per le tasse sull’energia sono in cinesi, che vedono la razionalizzazione della produzione e dell’utilizzo dell’energia come una possibilità di sviluppo e di guadagno nel prossimo futuro. Chi si oppone alle tasse (il 62% degli italiani e il 51% degli statunitensi) le vede come un problema nell’immediato e non come uno stimolo alla ricerca di soluzioni più efficienti.
La BBC ha reso noti i risultati di un sondaggio a cui hanno risposto 22.000 persone in 21 Paesi del Mondo. Questi dati aggiornano quelli dell’Eurobarometro che già mostravano le reticenze degli europei a incentivare il risparmio energetico tassando i consumi.
Tra i dati che più mi rallegrano leggo che l’83% degli intervistati pensa che saranno i singoli, i privati (noi, in pratica!) a impegnarsi in prima persona per la riduzione delle emissioni di gas serra. Questo verrà fatto cambiando qualche aspetto del proprio stile di vita. In Italia il 93% degli intervistati ha detto che sarà necessario cambiare stile di vita (il 62% lo ritiene sicuro, il 31 probabile).
Interessante e’ anche analizzare la disponibilità a pagare di più l’energia in rapporto ad altri fattori: se il carico totale delle tasse restasse uguale, al 69% degli italiani andrebbe bene pagare di più l’energia. Andrebbe quindi bene, ad esempio, pagare di più l’energia e di meno un altro servizio. In questo modo al privato resterebbe la possibilità di risparmiare sull’energia installando apparecchi più efficienti o riducendone l’uso.
Se la condizione fosse quella che le tasse raccolte venissero destinate alla ricerca, gli italiani diventano favorevoli al 78%, e in questo numero leggo la fiducia nella ricerca e nei nostri cervelli.

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails