Problema criminalità non rom
Riporto articolo che condivido dal quotidiano Metro Milano:
Mia madre è stata scippata da zingari. Miei amici se li sono trovati in casa. Io stesso ho subito un tentativo di borseggio da parte di un ragazzino rom. Dovrei avercela con la loro razza. Dovrei detestarli tutti.
Invece ho avuto la bella trovata di fondare, insieme con alcuni amici nomadi, l’Associazione rom per la legalità e contro il razzismo. Sono masochista? No. Sono semplicemente consapevole di una verità banale, di cui spesso si parla ma a cui pochi, sotto sotto, credono: che molti zingari sono onesti. Sissignore: sono gente per bene. Che lavora. Spesso in nero, sottopagata. E che quasi sempre deve nascondere la sua etnia: dicono che sono romeni, ma non che sono rom. Perché agli occhi dell’opinione pubblica, soprattutto dopo la tragedia di Roma, rom eguale a ladro, accattone, assassino.
Esiste un problema romeni, come sostiene Veltroni? Esiste semmai un problema criminali. Parecchi sono romeni: dall’inizio dell’anno i reati nel loro Paese sono diminuiti di un quarto, segno che molti delinquenti sono emigrati. E sono venuti da noi, in Italia. Dove già abbiamo fin troppi criminali italiani, albanesi, marocchini e via discorrendo.
Il problema non sono i romeni: sono le leggi, troppo lassiste verso i delinquenti. Certi magistrati esageratamente garantisti. E l’insufficienza delle forze di polizia. Chi sbaglia deve pagare, fino in fondo. Ma non deve pagare chi ha come unica colpa l’appartenenza a un’etnia. Per questo ho fondato l’Associazione dei rom onesti. Perché loro sono le prime vittime delle malefatte di alcuni loro colleghi. E va a finire che i colpevoli non vengono puniti a dovere, mentre gli innocenti subiscono la pena dell’emarginazione sociale. Con il risultato di spingere alcuni di loro, esasperati, sulla strada dell’illegalità.
Fonte: Metro - Mario Furlan
1 commenti:
Idea molto interessante. Risponde ad un approccio orientato alla prevenzione, piuttosto che alla repressione. Complimenti.
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