Antitrust e Microsoft
La diffusione dei formati e dell'utilizzo di Microsoft Office in molti rami della pubblica amministrazione italiana deve aver indotto i promotori di alcuni concorsi di assunzione dell'Autorità Antitrust a ritenere che la conoscenza di Office 2003 possa assumere un rilievo di qualche importanza nella selezione dei candidati.
È quanto si capisce dando un occhio ad alcuni bandi emessi in questi mesi. Ad esempio, un concorso che si terrà a fine gennaio per funzionario dell'Antitrust prevede: "Nel corso della prova orale saranno accertate, con l'uso di personal computer, le conoscenze e la capacità applicativa del candidato in ambito OFFICE 2003 e rispetto alla navigazione in internet".
Altrove si specifica che è necessario avere "capacità in ambito OFFICE (Windows, Winword, Excel)", dove quindi oltre alla suite Microsoft viene definito anche il sistema operativo di riferimento. I programmi citati, come noto, non vengono diffusi esclusivamente in versione Windows.
L'utilizzo di Office 2003, e magari di Windows, sembra dunque essere decisivo per l'Antitrust, tanto che quel tipo di conoscenza viene esplicitata come essenziale anche in altri bandi di concorso, alcuni dei quali già scaduti. Si tratta dunque di un tipo di selezione che ha già portato a delle assunzioni proprio all'Autorità Antitrust, ossia all'organismo deputato a vigilare sull'apertura del mercato.
Non stupisce che su tutto questo sia piovuta nelle scorse ore la condanna dell'associazione PLIO - Progetto Linguistico Italiano OOo che parla di discriminazione ai danni degli utenti di Open Office, la celebre suite di produttività open source.
L'Associazione rileva anche come da una parte si chieda la conoscenza di Office 2003, dall'altra invece non venga specificata alcuna tecnologia per la navigazione in Internet, "che viene citata - sottolinea PLIO - in modo generico senza indicare una scelta a favore di uno specifico software (e quindi, di una specifica azienda)".
"La situazione è comica e triste allo stesso tempo - dichiara Davide Dozza, presidente dell'Associazione - e purtroppo ci dà una misura delle protezioni e dei favori di cui Microsoft gode a livello istituzionale, anche all'interno di un ente che dovrebbe - per statuto - essere al di sopra di ogni scelta di campo". "Tra l'altro - aggiunge Dozza - la scelta a favore di Microsoft da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è ancora più singolare, alla luce del fatto che l'azienda è stata recentemente condannata dall'Unione Europea per pratiche di tipo monopolistico, anche se per un prodotto diverso da Office".
2 commenti:
Il giorno che faremo come la provincia di Bolzano che ha installato in tutti i suoi uffici software Open-Source risparmiando 269.000 (mica bao-bao-micio-micio) di Euro l'anno sarà sempre troppo tardi!!!
Eppur si muove...
la Pubblica Amministrazione intendo.
E' vero, attualmente M$ fa la parte del leone. Di sicuro gode di forte protezione a livello istituzionale, come evidenzia il caso dell'Antitrust che hai riportato. Ma nelle amministrazioni locali la scelta è spesso dettata dall'ignoranza. In pochi ancora sanno che esistono alternative. Per la maggior parte degli utenti, PC è sinonimo di Windows e Office sinonimo di M$.
Ma lentamente le cose stanno cambiando. L'esempio di Bolzano dimostra che si sta facendo largo una nuova consapevolezza.
Io credo che nel giro di pochi anni si potrà raggiungere un discreto grado di diffuzione di FLOSS (Free/Libre Open Source Software) nella PA.
La spinta viene principalmente da 3 fattori.
- La UE ha imposto (e l'Italia ha recepito nel 2003) una norma che prevede l'obbligo di conservazione dei documenti in almeno un formato aperto. M$ ha ingoiato il rospo e ha incluso nella suite Office il supporto al formato OpenDocument (non è il formato di default ovviamente).
- I risicati budget delle PA incoraggiano la sperimentazione di soluzioni OSS.
- Finalmente Linux si sta impegnando parecchio sul fronte Desktop, tanto che ormai ci sono distribuzioni più friendly e spettacolari del blasonato Windows Vista. E i risultati sulla diffusione delle distribuzioni desktop-oriented sono molto incoraggianti.
Te lo dice uno che da più di un anno a casa usa regolarmente Linux Ubuntu, fa usare al figlio Xubuntu e ha installato nella sua scuola una distribuzione di Linux dedicata alle scuole: So.Di.Linux: una derivazione di knoppix piena di software didattico, organizzato per scuola (primaria, secondaria, ecc.), materia e ognuno con una scheda informativa di supporto al docente.
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