Domande sui rifiuti
In attesa che le decisioni del Governo diventino definitive (spero siano più ragionevoli delle anticipazioni) alcune domande che mi sono da tempo posto sulla questione rifiuti:
1. Perchè non si sono mai domandati se si producono troppi rifiuti, e non hanno agito sulla produzione e sul commercio per ridurli all’origine?
2. Perchè non hanno promosso e attivato la raccolta differenziata, unico strumento capace di adoperare come risorsa gran parte dei rifiuti e da ridurre massicciamente il costo di eliminazione dei residui?
3. Perchè hanno affidato la soluzione del problema (dell’emergenza) a “commissari straordinari”, quando si tratta di compiti che richiedono un impegno ordinario di buona amministrazione?
4. Perchè per lo stoccaggio hanno scelto sempre e sistematicamente siti sbagliati perché pericolosi per l’inquinamento delle falde idriche, per l’instabilità dei terreni, per la distruzione di risorse territoriali preziose, per la densità della popolazione “sottovento”?
5. Perchè la “destra” ha appaltato l’intero ciclo dei rifiuti a un’impresa privata e la “sinistra”, pur avvisato per tempo dell’errore, ha confermato e ribadito la scelta cancellando chi l’aveva avvertita?
6. Perchè non hanno mai coinvolto i cittadini in una discussione seria sulle cause, sui rimedi possibili, sulle azioni necessarie, proponendo programmi credibili e monitorandone l’attuazione?
7. Perchè, quando i nodi derivanti dalla loro incapacità di governo vengono al pettine, non trovano altra soluzione se non quella di mandare l’esercito o – addirittura – minacciare di mandare i carri armati?
Nessuno si chiami fuori, perché nessuno è esente da colpe. Ma non tutti sono uguali: le graduatoria della colpevolezza coincide con la graduatoria del potere.
7 commenti:
Io sicuramente non ho le risposte, però dire che la colpa di tutti mi fa un po' ridere.
In Italia abbiamo Regione, Provincia e Comune .... c'era il commissario straordinario ... ci sono i ministri (cito ad esempio Infrastrutture ed Ambiente).
Detto ciò nessuno di questi è chiamato a spiegare perchè siamo in questa situazione e quali piani hanno studiato / proposto.
Ridicolo!
Non capisco il tuo commento Massimiliano. Non capisco se non ti va bene che io abbia scritto che la colpa è di tutti con un grado di responsabilità proporzionale al potere, ma poi critichi la mancanza di presa di responsabilità di ministri e di tutta la catena amministrativa.
Io penso che tutti abbiano responsabilità: è fin troppo comodo criticare gli amministratori che si sono scelti eleggendoli solo quando si arriva in situazioni insostenibili. Quindi un minimo di responsabilità c'è anche in chi dovrebbe controllare ed indignarsi con un certo anticipo.
Il fatto di dire "è colpa di tutti" è sempre l'anticamera per non individuare nessun responsabile.
I responsabili politici sono chiarissimi, a mio avviso.
La questione è secondo me semplice da questo punto di vista: ogni due anni siamo di fronte alle stesse scene. Bene oggi c'è un governo regionale, provinciale e comunale ? Bene i primi responsabili sono loro .
Poi ci sono chi doveva controllare, come dici tu, bene, responsabili anche loro.
La politica è anche questa, prendersi la responsabilità di cose fatte nel passato da altri ed in caso di fallimento tirarsi indietro.
Ma forse intendo la politica in un senso diverso da come certi personaggi la stanno vivendo.
Ciao
Sono d'accordo con tutti e due,gli amministratori
e politici responsabili di non aver monitorato
e "aggiustato"la situazione dovrebbero essere
"licenziati"...Anche perché nel frattempo c'é chi
si è arricchito(non dimentichiamo che i rifiuti sono
un business enorme) e il costo dell'emergenza
smaltimento lo pagheremo tutti,non dimentichiamo che nelle discariche di Napoli,forse
ci sono anche i nostri rifiuti o perlomeno di aziende che non sono evidentemente obbligate
a differenziare e smaltire come si deve,ad esempio la mia Autogrill(una multinazionale)...
Ciao Gianluca,
provo a dare qualche risposta (che peraltro già ti sarai dato da solo):
1. perché cambiare il modo in cui i prodotti vengono imballati e distribuiti innervosisce la gente e tocca gli interessi dei produttori. Questo significa perdere voti su tutti i fronti, quindi la politica se ne guarda bene.
2. la raccolta differenziata all'inizio incontra sempre resistenza da parte della gente e sicuramente non viene incontro agli interessi della criminalità, che ha forti interessi nella gestione delle discariche.
3. perché commissariare consente di spendere milioni di euro in personale inutile e consulenze dannose, oltre ad aggiungere un altro livello di responsabilità che diluisce le colpe ("sicuramente ho avuto le mie colpe, ma non sono stato l'unico, quindi non mi dimetto"). Perfetto per coltivare le clientele.
4. in Italia non ci sono deserti. Ti sfido a trovare un posto da cui non vedi una casa all'orizzonte su 360°. Le discariche in Campania (e non solo) non sono state scelte, sono sorte spesso abusivamente. Altro che studi sui terreni!
5. il problema non è l'impresa privata: in genere funziona meglio perché se non lavora bene perde i clienti e fallisce. Ma se il contesto non è quello di mercato, non si fa una gara seria e non si controlla l'operato dell'azienda, la differenza fra quella pubblica e quella privata si annulla. In entrambi i casi ci guadagnano le imprese (a scapito dei "clienti", cioè della collettività) e i politici corrotti. La destra ha fatto un favore all'Impregilo, azienda del nord evidentemente ben introdotta in certi ambienti. La sinistra non poteva fare niente perché dopo anni di cattiva amministrazione e la realizzazione di consorzi "finti" fatti solo per distribuire posti di lavoro e soldi c'era dentro fino al collo.
6. ma dai! i cittadini servono solo per il consenso. una volta ottenuto esistono solo sudditi. cosa ti aspetti da una dirigenza che non ha nemmeno la dignità di mollare la poltrona dopo aver ammesso la propria responsabilità?
7. perché la gente è esasperata. L'amministraione locale ormai ha perso la faccia. Quella centrale entra in ballo adesso, ma è dello stesso colore politico di quella locale, con un ministro dell'ambiente che fino a ieri era contro le discariche e gli inceneritori "senza se e senza ma". Adesso dice che si devono aprire le discariche e costruire inceneritori (pardon termovalorizzatori che fa molto più fico). Cosa ti aspetti, che la gente accolga le decisioni del governo con grida di giubilo? Se preferiscono lasciare marcire la spazzatura per le strade piuttosto che far riaprire le discariche vuol dire che la misura è colma. E allora cosa può fare un governo? O manda l'esercito o si dimette. Scegli tu.
Gamon, naturalmente le mie erano domande critiche con già una risposta in mente.
In buona parte condivido le risposte che ti sei dato e penso che siano le stesse risposte che molti si siano dati.
Questo lascia ancora di più l'amaro in bocca e viene da domandarsi come mai chi ha il potere decisionale spesso non si da le stesse risposte.
la scuola e l^informazione sono il primo e forse l^unica via di scampo per le generazioni future dato che la famiglia e la chiesa hanno quasi un valore secondario. senza la fede e la famiglia non si va da nessu na parte.il potere eil progresso senza queste cose non serve........!insomma, prima o poi "gli altri siamo noi" o i nostri figli .bisogna capire bene dove andremo a finire di questo passo.rifiuti,sanita^,politica,(fattori ,individuali e morali regressi egoistici che interagiscono per inculare il prossimo)...
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