lunedì 14 aprile 2008

Sempre più bio

Si chiude un anno positivo per la filiera del biologico in Italia.
Lo rileva l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) nei preconsuntivi del 2007 sugli acquisti domestici, che confermano, a fronte di un andamento stagnante dei consumi alimentari in generale, una forte ripresa per i prodotti biologici.
L’ISMEA è un ente pubblico economico che realizza servizi informativi, assicurativi e finanziari e costituisce forme di garanzia creditizia e finanziaria per le imprese agricole e le loro forme associate, al fine di favorire l’informazione e la trasparenza dei mercati, agevolare il rapporto con il sistema bancario e assicurativo, favorire la competitività aziendale e ridurre i rischi inerenti alle attività produttive e di mercato. Sulla vendita dei prodotti biologici ISMEA pubblica un rapporto annuale, giunto alla sua terza edizione, scaricabile gratuitamente dal sito dell’Istituto.
Secondo lo studio, il consumatore italiano guarda sempre con più attenzione i prodotti bio di qualità. In base ai dati rilevati nell’ambito dell’Osservatorio ISMEA-ACNielsen (che peraltro sono valutazioni al ribasso, visto che non includono i punti vendita specializzati), la spesa domestica per gli acquisti di prodotti biologici ha fatto segnare l’anno scorso una crescita del 10 per cento rispetto al 2006. Bene soprattutto il comparto dei lattiero-caseari, cresciuto del 9,9 per cento, e degli ortofrutticoli (+25 per cento), che insieme rappresentano il 38 per cento della spesa bio.
Il preconsuntivo ISMEA evidenzia, invece, un calo del 2,5 per cento per biscotti e dolciumi, mentre crescono di appena l’1,2 gli acquisti di uova biologiche. I dati 2007 confermano un decisivo miglioramento delle vendite anche per i prodotti dell’infanzia (+32 per cento), bevande analcoliche (+18 per cento), oli (+6 per cento) e il gruppo riso e pasta (+15 per cento). Segnano al contrario una riduzione, in linea con la tendenza rilevata nel 2007 per il prodotto convenzionale, gli acquisti di pane biologico, in calo su base annua del tre per cento circa. Positivo il dato del miele, che ha messo a segno un aumento di oltre il quattro per cento, e di salumi e carni elaborate (+20 per cento), con risultati soddisfacenti anche per gelati e surgelati, bevande alcoliche e condimenti vari.
Alla crescente offerta di alimenti bio nazionali si sta inoltre affiancando un aumento dei prodotti d’importazione. Nel 2006 il numero degli importatori è cresciuto di circa il cinque per cento, così come sono aumentati i quantitativi autorizzati e il numero delle autorizzazioni concesse. A livello internazionale il settore biologico ha raggiunto, secondo le stime più recenti, un giro d’affari al consumo di 31 miliardi di euro. Le prospettive di mercato, sulla base di quanto rilevato da ISMEA, appaiono nel complesso favorevoli: le indagini volte a misurare le attese degli operatori confermano per i prossimi due-tre anni un andamento positivo delle vendite.

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