Croce Rossa: prevenzione o promozione?
Si sente aria di promozione pubblicitaria, intorno alla "campagna di prevenzione dell'osteoporosi" che la Croce Rossa si accinge a portare in 200 piazze italiane a partire dal 28 settembre. Come si dice nel comunicato stampa, il fine è "informare i cittadini circa la necessità di un'alimentazione corretta e di un corretto stile di vita per prevenire l'insorgenza dell'osteoporosi". Peccato che insieme a tante buone intenzioni sia lecito sospettare lo zampino di un'operazione di marketing, e anche subdola. Infatti, annuncia la Croce Rossa, "saranno distribuite gratuitamente 50.000 confezioni di un integratore alimentare di recente produzione, contenente calcio, fosforo, silicio e vitamina D3, tutti elementi necessari per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi non sempre reperibili negli alimenti di largo consumo quotidiano". Finora non è resa nota la marca del nuovo integratore. Ma la campagna assomiglia tanto a quelle utilizzate dalle ditte farmaceutiche - spesso insieme ad associazioni di medici o di pazienti - per lanciare i nuovi prodotti: si parte con l'informazione sanitaria, per finire con il promuovere un prodotto specifico. Gli integratori fanno bene solo alle tasche di chi li produce. Entrando nello specifico, gli integratori di calcio e vitamina D e simili presentano sia indicazioni sia controindicazioni, come qualsiasi farmaco. Non sono affatto indicati per chiunque, ma solo per i pazienti con condizioni di rischio particolari. Normalmente, il fabbisogno di questi elementi è tranquillamente coperto dall'alimentazione quotidiana. Solo un medico, dopo aver fatto effettuare le analisi necessarie, può stabilire se un paziente - per motivi particolari - ne ha bisogno. Ma il rischio non è soltanto assumere un prodotto inutile: gli integratori possono avere effetti indesiderati e interagire con altri farmaci, tra cui alcuni assunti spesso dagli anziani. Ancora, c'è da sottolineare che ad oggi non ci sono dati sufficienti a supporto di un'azione preventiva degli integratori contro le fratture dovute all'osteoporosi.
Così come è annunciata, la distribuzione indiscriminata nelle piazze di un integratore con le caratteristiche descritte, senza un'adeguata valutazione medica delle corrette indicazioni e controindicazioni per ogni singolo paziente, è non solo rischiosa, ma anche diseducativa dal punto di vista dell'informazione sulla salute.
Fonte: Altroconsumo
0 commenti:
Posta un commento