giovedì 30 ottobre 2008

Buone pratiche edilizie dei comuni virtuosi

Esperienze di successo in Italia emerse dal primo rapporto dell’Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi realizzato da Legambiente e Cresme.

A Dobbiaco, in Provincia di Bolzano tutte le utenze sono collegate a un impianto di teleriscaldamento da biomasse inaugurato nel 1995, che ha una potenza di 18 MW. L’alta produzione di energia termica soddisfa non solo il fabbisogno del comune stesso ma anche quello di San Candido che si è allacciato a questa rete di teleriscaldamento nel 1999. La biomassa utilizzata è il cippato di origine locale, proveniente da residui delle potature boschive, cortecce, scarti di legno dalle segherie e dalle industrie. L’impianto di Dobbiaco e San Candido offre ai suoi utenti diversi benefici: 5,63 milioni di litri di combustibile risparmiati, sostituiti con 93mila m3 di cippato; riduzione dell’inquinamento e della spesa per riscaldamento; zero costi per l’acquisto, manutenzione, pulizia degli impianti domestici.

Nel comune di Bolzano dal 2007 lo standard minimo di rendimento energetico per le abitazioni è la classe B (ossia un consumo minore di 50 kWh/m2 anno, praticamente 1/3 di un edificio tradizionale) e si applica a tutti gli edifici pubblici e privati di nuova costruzione ovvero sottoposti a ristrutturazione del 50% del volume o della superficie utile. Per edifici di classe A è previsto un incentivo del 10% di riduzione degli oneri di urbanizzazione. Il regolamento edilizio prevede una utilizzazione obbligatoria dell’energia solare con impianti fotovoltaici per almeno il 25% del fabbisogno termico totale equivalente.
In Provincia di Bolzano la certificazione edilizia è obbligatoria dal gennaio 2005 con uno standard minimo di classe C (70 kWh/m2 anno), la procedura di certificazione e lo standard CasaClima sono garanzia di trasparenza e efficacia pienamente riconosciuto dal mercato edilizio con un vantaggio degli edifici certificati rispetto a quelli “tradizionali” che premia ampiamente l’investimento.

Nel comune di Prato allo Stelvio sono installati oltre 1.110 kW di solare fotovoltaico che riesce a soddisfare oltre il 76% del fabbisogno elettrico delle famiglie residenti. A Peccioli è partito un progetto di fotovoltaico popolare. La società mista pubblico-privato ha avviato un progetto per cui realizzerà un impianto su un ettaro di terreno di sua proprietà le cui quote saranno vendute ai cittadini, che potranno beneficiare del Conto Energia senza doversi preoccupare dell’installazione in proprio dei pannelli fotovoltaici.

A Varese Ligure i fabbisogni elettrici dei cittadini sono completamente soddisfatti da fonti rinnovabili: 4 generatori eolici, due impianti solari fotovoltaici, un piccolo impianto idroelettrico, 60 mq di pannelli solari termici. Qui è stato il Comune stesso a promuovere i nuovi interventi, e la gestione avviene attraverso una società di cui il Comune è azionista e grazie alla quale riceve direttamente vantaggi economici e servizi ambientali (rifiuti, pulizia urbana ecc.).

Per quanto riguarda il solare termico a Catania sono installati sugli edifici pubblici oltre 1400 mq di pannelli, per il solare fotovoltaico sugli edifici comunali a Prato sono installati 598 kW di pannelli in 23 scuole.

A Barco di Bibbiano (RE) è stato realizzato un asilo eco-sostenibile per 4 sezioni di nido e 3 sezioni di infanzia, su una superficie di 1500 mq collegato ad un’area verde di quasi 5mila mq. Una struttura che rientra tra i progetti pilota in ambito di bioedilizia sostenuti dal Ministero dell’Ambiente, che con criteri "tradizionali" avrebbe gravato sull’ambiente con 900 tonnellate di anidride carbonica all’anno e che invece il nuovo progetto riduce dei due terzi grazie ai canoni di progettazione sostenibili. L’asilo di Barco, certificato classe energetica A, è dotato di pannelli solari e fotovoltaici e pozzi geotermici in grado di recuperare il calore naturale ricavato dalle acque del sottosuolo.

La Provincia di Parma ha avviato nel 2008 una convenzione con la Banca Monte Parma Spa, per l´attivazione di una linea di finanziamento agevolato destinata a chi acquista impianti solari termici e caldaie a condensazione ad alta efficienza energetica. Chi risiede a Parma e provincia può quindi ottenere un finanziamento per 5 anni senza spese istruttorie e senza interessi, fino ad un massimo di 5mila euro. Inoltre, come confermato dalla Finanziaria 2008, potrà contare su una ulteriore detrazione fiscale del 55% in tre anni.

Al via le iniziative del Comune di Piacenza per sostenere i cittadini che intendono produrre e utilizzare l’energia solare. Da un lato un programma di erogazione di contributi per gli impianti solari, dall’altro l’istituzione di un “gruppo di acquisto comunale” per impianti termici e impianti fotovoltaici. Entrambe le iniziative sono pensate per favorire l’acquisto degli impianti solari a prezzi agevolati.

L’esperienza di gruppo di acquisito per l’acquisto a prezzi competitivi di pannelli fotovoltaici è stata fatta anche, con risultati concreti e importanti, dai comuni di Olivadi, San Vito sullo Ionio e Cenadi.

La Società di Servizi AGS S.p.A., con la fattiva collaborazione del Comune di Provaglio d’Iseo, ha ideato un progetto che prevede l’installazione gratuita di duecento impianti fotovoltaici presso le abitazioni di altrettanti nuclei familiari di Provaglio, Provezze e Fantecolo. A rendere possibile questa iniziativa, oltre all’amministrazione comunale e ad AGS, la partecipazione della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta. Attraverso il “Fotovoltaico Facile”, AGS offre ai cittadini residenti che ne faranno richiesta e i cui nuclei abitativi saranno ritenuti idonei, un percorso assistito per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite pannelli solari fotovoltaici. In termini pratici, la locale società di servizi acquista i pannelli fotovoltaici grazie al finanziamento della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta; si occupa dell’installazione e rimane beneficiaria dell’elettricità prodotta che viene venduta al Gestore del Servizio, consentendo di dimezzare la bolletta delle famiglie coinvolte e il lavoro d’ufficio e di montaggio. Dopo 20 anni la proprietà degli impianti e dell’intera produzione passa alle famiglie stesse.

Fonte: Greenreport

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