La moneta locale Scec o Wir
Lo S.c.e.c. (acronimo di Solidarietà che cammina) non è proprio una moneta complementare (o locale) ma uno sconto o abbuono assolutamente legale e permesso dalla legge.
Ecco come funziona: una persona che si iscrive come privato ad una associazione Arcipelago della propria regione, riceverà gratuitamente 100 Scec al mese, senza alcun costo d’iscrizione. Un’attività commerciale che vuole aderire all’iniziativa come accettatore di questi abbuoni, deve iscriversi all’associazione e stabilire la percentuale di sconto in Scec (da un minimo del 5% in sù). Il rapporto di scambio è 1:1, cioè 1 Scec corrisponde a 1 euro. Quindi 100 Scec al mese sono comparabili, come potere di acquisto, a 100 euro al mese.
Un esempio concreto e realistico: la pizzeria X accetta gli Scec e pratica uno sconto del 20%. Significa che se andiamo a mangiare la pizza e il conto finale è di 100 euro, noi pagheremo 80 euro e 20 Scec. Ben 20 euro in meno rispetto a coloro che pagheranno tutto in euro! A questo punto il gestore della pizzeria, non c'ha rimesso nulla perché potrà utilizzare i 20 Scec che ha ricevuto in qualsiasi altra attività commerciale connessa col circuito, anche con gli stessi fornitori. Il fornitore potrà a sua volta andare a tagliarsi i capelli da Y, acquistare prodotti alimentari da Z. ecc. Avanti così in tutto il circuito di aderenti (vedere elenco accettatori nelle Pagina Auree).
Ad oggi le attività commerciali in Veneto che hanno fatto richiesta di accettazione degli Scec sono diverse centinaia: negozi, aziende, liberi professionisti, distributori, medici, veterinari, dentisti, pizzerie, consulenti informatici, commercialisti, ecc. In pratica sempre più persone stanno comprendendo l’importanza di una moneta locale o della “Solidarietà che cammina” (Scec), come strumenti che possono aiutarci moltissimo in un momento difficile e critico come l’attuale.
Far rimanere una parte della ricchezza nella propria regione (stiamo parlando di milioni di euro solo in Veneto) o nella propria città è fondamentale per sopravvivere e aiutare le persone e/o le attività in estrema difficoltà. Ecco la vera Solidarietà.
In questo modo si passerà da una economica improntata sul denaro, sul guadagno senza alcun valore etico e morale, a una economia con al centro l’uomo, una economia dal volto umano che darà spazio alle piccole realtà locali in barba alle grandi multinazionali, che con i loro colossi stanno fagocitando e distruggendo il pianeta intero.
Per maggiori informazioni sullo Scec, leggere lo Statuto dell’associazione o altri documenti utili visitate il sito ufficiale di Arcipelago.
In questo video avete un'ulteriore spiegazione del funzionamento della moneta locale Scec.
In Svizzera la moneta locale si chiama Wir e come potete vedere dal video seguente, ha fatto passi da gigante al punto che fa ormai parte integrante dell'economia elvetica. Con tanto di banca!
1 commenti:
http://www.sardex.net
Anche in Sardegna è nato un circuito di imprese che utilizza la propria valuta complementare locale, il Sardex.
La valuta, spendibile solo all'interno del circuito, non viene messa in circolo tramite emissione, ma nasce dall'incontro di domanda ed offerta ed è sempre commisurata ai beni e servizi disponibili.
Sardex.net è perciò un circuito di aziende innovativo che, attraverso una valuta elettronica e delle bilancie di debito e credito costruite sul modello del Wir degli albori, contribuisce, tramite la collaborazione dei vari attori economici, non solo al rilancio dell'economia locale ma anche alla rinascita di valori quali la condivisione, la solidarietà, la fiducia e la reciprocità all'interno delle comunità in cui opera.
Tramite sardex.net inoltre le aziende iscritte riducono la propria esposizione bancaria accettando di farsi credito reciproco a tasso 0.
Il proprio lavoro, la fiducia reciproca ed il rispetto delle regole sono l'unica garanzia richiesta.
Dopo appena 6 mesi di attività il circuito Sardex.net conta già oltre 120 aziende di ogni settore operanti nei più svariati settori dell'economia.
Questo progetto è solo un primo passo verso la costituzione di un'economia più equa, solidale e sostenibile; un'economia che possa liberarsi dal giogo del debito e di un regime monetario che favorisce solo una minima parte della popolazione a discapito del mondo intero.
Un'economia che persegua la realizzazione di un benessere consapevole e diffuso, rispettoso del valore inestimabile che la vita di ognuno di noi rappresenta.
Un'economia sana che sostituisca all'insostenibile efficienza capitalista e neo liberasta caratterizzata dalla competizione e dalla rigità di una monocultura, la resilienza di un nuovo paradigma locale fondato sulla collaborazione e sulla creazione di nuovi modelli di sviluppo.
Nuovi modelli economici locali che, soppiantando il modello distruttivo imposto dalla globalizzazione, possano imporre nuovi modelli locali capaci, nella loro diversità, di meglio adattarsi alle realtà socio-economiche delle comunità in cui operano dimostrando la loro maggiore efficacia nel perseguimento di un benessere duraturo e condiviso.
Vorrei chiudere con una citazione dell’economista Thomas Greco autore di un saggio dal titolo a dir poco evocativo: the end of money and the future of civilizzation (la fine del denaro ed il futuro della civiltà).
“I circuiti di scambio e le monete comunitarie regionali possono rappresentare i più importanti strumenti di liberazione dell’uomo fin dai tempi dalla Magna Carta. Essi infatti evidenziano una mossa verso la libertà economica, che è non è meno importante di quella politica o di quella religiosa”
Se volete saperne di più visitate:
http://www.sardex.net
Ditemi cosa ne pensate.
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