venerdì 12 dicembre 2008

Il clima spiegato ai bambini

Come spiegare i cambiamenti climatici ai bambini? Il problema se lo sono posti in Australia, dove l’associazione che raggruppa il maggior numero di psicologi del Paese (16.500) considera l’emergenza ambientale come uno dei temi scottanti sui quali i genitori dovrebbero trovare le parole giuste per dialogare con i figli. Un po’ come la depressione, l’alcool o i disordini alimentari, altri temi sui quali gli psicologi sono solitamente chiamati a dare aiuto.
È naturale, infatti, che di fronte alle minacce ambientali si possa avere una serie di reazioni negative. Ansia, paura, tristezza, depressione, senso di inutilità, frustrazione e rabbia. Sarebbe grave trasmettere queste sensazioni anche ai bambini che si affacciano con speranza e fiducia al mondo. Gli adulti possono permettersi, anche se non dovrebbero, di minimizzare il problema, negarlo o evitare di pensarci. Con i ragazzi, invece, bisogna stare attenti ed evitare di parlare, in loro presenza, di fatti che potrebbero spaventarli se non ben compresi.
I bambini più piccoli in età prescolare non hanno l’idea del tempo e della distanza. Pensano che il mondo giri intorno a loro (ad esempio: “verrà un ciclone e distruggerà anche casa nostra?”) oppure alcuni fenomeni vengono fraintesi (“se il Pianeta sta diventando sempre più caldo, bruceremo tutti?”).
Più che di conoscere gli eventi hanno bisogno di rassicurazioni sul fatto che le catastrofi ambientali non stanno avvenendo vicino a loro. Bisogna rispondere – spiegano gli psicologi australiani – in maniera semplice e onesta alle loro domande, aiutandoli a distinguere tra fantasia e realtà. E comunque più che riempirli di informazioni vanno aiutati a innamorarsi del pianeta, per esempio portandoli a fare escursioni in ambienti naturali invece di lasciarli davanti alla tv e ai videogiochi.
E se invece li si vuole avvicinare a questi temi attraverso Internet e i giochi elettronici c’è un simpatico sito rivolto a bambini tra i sette e gli 11 anni, realizzato in Inghilterra da un’azienda energetica, la Npower. L'home page del sito Climate Cops (Poliziotti del clima) si apre con una voce che dice: "I cambiamenti climatici stanno distruggendo il nostro pianeta. Più energia sprechi e peggio sarà. È ora che entrino in azione i Climate Cops!". Intanto sullo schermo scorrono le immagini di un uragano e mentre l'acqua spazza via tutto, arrivano, planando su skateboard volanti, i quattro Climate Cops.
Per unirsi a loro, i ragazzi devono imparare le regole basilari sul risparmio energetico attraverso alcuni giochi e cercare di sensibilizzare genitori e adulti. C’è chi ha criticato www.climatecops.com per il possibile terrore psicologico. Ma davvero i ragazzi avranno incubi notturni temendo di aver lasciato la tv in stand by o proveranno rancore nei confronti di genitori non abbastanza sensibili ai problemi ambientali?

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