martedì 27 gennaio 2009

Violenze e violenze

Durante la discussione sul Decreto legge sulla sicurezza, la maggioranza di Governo ha respinto tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione. La giustificazione che è stata data è di aspettare il testo presentanto dal Ministro Carfagna all'altra Camera del Parlamento.
Il Governo evidentemente non reputa urgente dare un freno alle violenze malgrado l’aumento del numero di donne uccise per mano di ex o attuali mariti, conviventi e corteggiatori. Sono stati respinti anche gli emendamenti che perseguivano l’adescamento di minori via Internet, un altro tema non ritenuto urgente. Secondo il sottosegretario Antonio Mantovano «La Camera si sta già occupando del Decreto legge Carfagna, è scorretto che un ramo del Parlamento affronti un tema che ancora deve essere approfondito dall’altro». Sono anni di attesa, ogni giorno nuove vittime, ma non è urgente.
Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e con lui tanti altri candidati di centrodestra in Italia, sulla violenza (il rischio, il pericolo, le donne aggredite, la paura) aveva costruito la sua campagna elettorale. Adesso l’emergenza sembra essere scomparsa, svanita. Le donne, mentre aspettano che il Parlamento voti una legge, possono difendersi con le bombolette di spray al peperoncino. Infatti questo è quanto la maggioranza ha approvato, con forte sollecitazione del Governo. Oggi l’uso delle bombolette può essere perseguito perché alcune sentenza le hanno definite armi da guerra, altre armi al pari dei fucili, altre ancora armi di difesa personale. Adesso la maggioranza ha chiarito una volta per tutte che sono lecite, purché non contengano agenti chimici dannosi per la salute.
E’ come se ci fosse una penosa idea che la violenza sulle donne e sui bambini, soprattutto quando maturi ad opera di mariti, conviventi, padri, non sia proprio un fenomeno da sicurezza pubblica, della nazione, ma in qualche modo ancora un fatto privato.

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