martedì 24 febbraio 2009

Rifiuti illegali tra Europa e Nigeria

Grazie ad un dispositivo di "tracking" GPS nascosto dentro un vecchio televisore non riparabile, Greenpeace International e Sky Television hanno seguito il suo percorso dalla Gran Bretagna alla Nigeria sotto la falsa veste di bene di seconda mano.
Greenpeace, dopo un´operazione segreta lunga tre anni, ha le prove per denunciare ancora una volta come i rifiuti hi-tech vengano trasportati illegalmente nei Paesi in via di sviluppo. Invece di smantellare la tv in sicurezza nel Regno Unito, o comunque in Europa, l´azienda di riciclo del Consiglio, Bj Electronics, l´ha esportata in Nigeria, come bene di seconda mano
Uno scoop televisivo-ambientalista che conferma l´aumento dell´esportazione di rifiuti pericolosi dall´Europa verso i Paesi in via di sviluppo, causato dallo scarso impegno di molte aziende elettroniche rispetto alla gestione dei loro prodotti a fine vita.
La Nigeria è solo una delle molte destinazioni di questi traffici, scoperti anche in Ghana, Pakistan, Cina e India. Migliaia di vecchi prodotti elettronici lasciano ogni giorno l´Europa per raggiungere l´Africa, nonostante il divieto del Regolamento europeo di esportare rifiuti pericolosi.
Solo una piccola parte di questi viene riparata e riutilizzata, il resto va a riempire le discariche a cielo aperto nelle quali i Paesi dell´UE, gli USA, il Giappone e la Corea del Sud inviano i loro rifiuti elettronici in violazione delle leggi nazionali e degli accordi internazionali.
Le aziende hi-tech devono aumentare i loro sforzi per raccogliere e trattare in modo sicuro i rifiuti elettronici. È l´unico modo per evitare che giovani lavoratori dei paesi più poveri, molto spesso bambini, continuino a essere esposti a un cocktail di sostanze tossiche, altamente nocive per la loro salute.

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