martedì 5 maggio 2009

Arriva la legge blocca-ricorsi

La cosiddetta norma anti Nimby (Not In My Back Yard, non nel mio giardino) in discussione alla Camera è un attacco alle Associazioni di cittadini e al loro ruolo di controllo.
Lo scopo dichiarato dai promotori è quello di contrastare "l’egoismo territoriale" che rallenta "il cantiere Italia", ma l’effetto della legge, sarà di azzerare, attraverso la minaccia di risarcimenti milionari, i ricorsi alla giustizia amministrativa da parte di Associazioni di cittadini, che nel loro diritto, controllano e difendono ciò che resta del territorio da abusi edilizi e colate di cemento.
Con la modifica prevista, il giudice condannerebbe le associazioni perdenti al risarcimento del danno oltre che alle spese del giudizio.
Secondo il deputato Scandroglio del Pdl (Libertà?) che ha presentato la proposta le istanze ambientaliste hanno generto proteste contro le scelte infrastrutturali sviluppate da soggetti pubblici e privati determinando un ritardo costante del "cantiere Italia" e di gran parte degli interventi pubblici e della stessa edilizia residenziale. Inoltre aggiunge che, per combattere questa "forma di egoismo territoriale", il governo ha già varato norme per "l’iter accelerato delle opere pubbliche".
Della volontà dei cittadini chi se ne frega?

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