venerdì 10 luglio 2009

L'Italia torna al nucleare

Nella terra di "'O sole mio", il Governo ripristina il nucleare ignorando l'esito di un referendum popolare che lo aveva bandito.
Qualunque dibattito sul nucleare nasce col piede sbagliato se non si mettono sul piatto convenienza economica, rischi ambientali dovuti ad incidenti, rischi ambientali dovuti allo smaltimento scorie, tempi di sviluppo e infine approvvigionamento delle materie prime.
Nessuno mettendo sul piatto quegli argomenti può essere daccordo il ritorno al nucleare. Gli unici che possono essere daccordo sono Eni che deve rientrare degli investimenti proseguiti all'estero e un Governo poco "illuminato".
Adesso inizieranno le battaglie dei cittadini che non vorranno le centrali dietro casa e l'esercito che si schiererà contro quei cittadini che dovrebbe difendere. Cose già viste e che si vedono solo in stati di regime, non nelle moderne democrazie.

2 commenti:

Fabio Pari ha detto...

Nel giorno in cui gli otto grandi del pianeta si riempivano la bocca di promesse sul clima elargendo strette di mano poco convinte, al Senato italiano veniva definitivamente sancito il RITORNO AL NUCLEARE. Sono preoccupato e, lo dico seriamente, ho molta paura.

Non è possibile che mentre tutta l'Europa sta smantellando le sue centrali noi ci apprestiamo a costruirne. Il nucleare, lo dicono gli scienziati, è destinato a non avere futuro. Non è rinnovabile e le scorte di uranio, una volta ultimate le costosissime centrali italiane (8 impianti nucleari che costeranno almeno 30 miliardi di euro), dureranno per pochi anni. "Buttare i soldi nel cesso" si dice qua in romagna.

Investiamo su una tecnologia superata mentre ormai il mondo guarda alle energie rinnovabili, un atto di arroganza come ormai questo Governo ci ha abituati, un atto d'ignoranza che mi lascia allibito.

Miliardi di euro destinati al nucleare e sottratti alla ricerca e allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, sparando così alle gambe del nostro Paese nella corsa ad un futuro che dovrà essere (perché volenti o nolenti non c'è alternativa) del tutto ecosostenibile.

Il nucleare è costoso, superato e... PERICOLOSO.

Innanzi tutto le centrali, anche dopo la loro cessazione, necessitano di continui controlli per qualche secolo (che grande affare conveniente, altissimi costi di costruzione - smantellamento - manutenzione per una bassissima prospettiva d'utilizzo reale, mhà...)
Immaginate poi lo scenario allucinante che si creerà in Italia, dove non si sa che fare con i rifiuti di Napoli e Palermo, al momento dello stoccaggio di scorie radioattive.

Immaginate poi cosa sarebbe successo se al momento del terremoto che ha raso al suolo l'Aquila in quella zona ci fosse stata anche una centrale nucleare. Un'ecatombe.
C'è poco da ridere perché il territorio italiano è quasi interamente ad alto rischio sismico e, ovunque verranno costruite le centrali, il rischio di una catastrofe di proporzioni inimmaginabili sarà sempre dietro l'angolo.

Da oggi dormirò sonni molto meno tranquilli.
Bisogna fare qualcosa, subito.



Nel mio piccolo segnalo questi siti:

* STOP THE FEVER CITY - La città del risparmio di CO2 in cui ci si può prendere gratuitamente la cittadinanza di una città virtuale che insegna a ridurre i consumi di CO2 nella vita reale.
* Sitodenuclearizzato.eu, dove potrete trovare interessante materiale per il vostro sito.
* Greenpeace Italia

http://fabiopari.blogspot.com/

alessia ha detto...

maledetti luridi... loro e ste centrali nucleari del cacchio. quando il resto del mondo finalmente si sta muovendo verso l'ecologia e la green economy, noi facciamo sta merda in questo regime... non ho parole, se non che mi vergogno di essere italiana e di vivere qui...

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