Ricorso contro il Comune di Gerenzano per razzismo
Lo scorso luglio, l'Assessore all'Istruzione di Gerenzano (VA), Cristiano Borghi, in un articolo pubblicato sul bollettino comunale "Filodiretto coi cittadini" scriveva:
"Chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari... Altrimenti avremo il paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura a uscire di casa".
Contro l'Assessore e il Comune è stato depositato al Tribunale di Milano un ricorso in cui si afferma che l'articolo intitolato "Noi abbiamo chiuso le porte... ma molti gerenzanesi le hanno riaperte" è "palesemente razzista".
Il ricorso è stato depositato da cinque cittadini italiani e stranieri, insieme ad "Avvocati per niente onlus" e "Associazione studi giuridici sull'immigrazione".
I depositanti dichiarano che, a parte il carattere palesemente razzista delle affermazioni, da luglio qualsiasi residente che volesse vendere o affittare a un extracomunitario si vedrebbe a rischio di essere additato, non solo come persona egoista e taccagna, ma addirittura come corresponsabile della insicurezza dei cittadini.
Nell'articolo contestato, l'Assessore si vanta che l'amministrazione "non ha mai - e sottolineo mai - agevolato l'afflusso nel nostro paese degli extracomunitari, tanto è vero che non ha mai costruito con i soldi dei gerenzanesi case popolari in quanto vi era il pericolo che ai primi posti della graduatoria, stilata in base a determinati punteggi (redditi bassi, figli a carico ecc.) ci fossero sempre i soliti noti, ovvero le case sarebbero spettate di diritto non per esempio ai nostri anziani... ma a persone che non hanno pagato le tasse nel nostro paese non contribuendo quindi alla sua crescita. A differenza degli altri comuni del circondario non abbiamo mai destinato terreni per la costruzione di moschee e destinato edifici come luoghi di culto agli extracomunitari di religione islamica. Non abbiamo mai destinato terreni all'interno del Comune di Gerenzano per la sosta degli zingari: i nomadi che arrivano e sostano all'interno del territorio comunale devono lasciare il paese entro 48 ore. Non abbiamo mai favorito gli extracomunitari sotto il profilo dei contributi economici".
L'articolo che ha poco di "filodiretto" e tanto di propaganda, si conclude con un'accusa ai cittadini che "piuttosto che dare una rinfrescata alle proprie abitazioni, hanno pensato bene di vendere o affittarle a extracomunitari".
Secondo i legali, l'articolo ha rilievi penali e civilistici, perchè "è noto a tutti (salvo forse all'amministrazione di Gerenzano) che nel nostro ordinamento vige il principio di parità del trattamento tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti".
Purtroppo credo che non sia solo l'amministrazione di Gerenzano a fare finta di non saperlo.
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