domenica 7 febbraio 2010

Garbagnate Milanese per la pace con le bambine e i bambini

In una piccola serie di articoli cercherò di mettere per iscritto le mie idee di Piano di Governo del Territorio (PGT) per Garbagnate Milanese. Cercherò di partire da alcuni concetti base per poi approfondirne solo alcuni, quelli che ritengo più interessanti secondo il mio punto di vista. Interessanti perchè significative per un vero cambiamento di sviluppo e di pensiero per Garbagnate.
Il PGT parte dal giusto presupposto che prima si debba fare un resoconto della situazione attuale della Città dal punto di vista dei servizi, del territorio e della viabilità. Questo, permette poi di esprimere delle proposte su quali dovranno essere gli obiettivi di sviluppo da raggiungere per le aree tematiche appena dette, ma anche i limiti entro cui muoversi per raggiungere questi obiettivi.
Potrebbe sembrare che io parta al contrario rispetto a quanto atteso, ma prima ho pensato all'obiettivo da raggiungere per Garbagnate. Fino a poco dopo l'insediamento dell'attuale amministrazione Marone, Garbagnate Milanese poteva fregiarsi di due definizioni che si era data dopo votazione del consiglio comunale: Città delle bambine e dei bambini, Città per la pace. Queste due definizioni, in particolare la prima, è rimasta per lo più sulla carta oppure sviluppata solo in parte e in ambiti scontati come quelli frequentati dai bambini. Queste due definizioni sono per me gli obiettivi che la Città dovrebbe imporsi di raggiungere, in tutti i significati e in tutti gli ambiti che questi comportano.
Mi spiegherò meglio un passo alla volta, ma semplificando il mio pensiero lo riassumo affermando che se una Città viene pensata, costruita e gestita a misura di bambine e bambini, questa andrà benissimo anche per i tanti anziani di Garbagnate favorendone l'integrazione con i primi e andrà bene anche per le molte famiglie che a Garbagnate hanno cercato e trovato casa.
Allo stesso modo si può semplificare il significato di Città per la pace dandogli un significato di integrazione sociale e culturale, ma anche di sicurezza e senso civico.
E' vero che il Piano di Governo del Territorio non si prefigge l'obiettivo di entrare in questi temi, ma credo che per quanto si possa pensare il migliore Piano possibile sulla carta, non sarà mai possibile realizzarlo nella pratica senza accorgimenti di carattere politico, amministrativo e sociale utili per indicare in modo deciso una strada da percorrere. Tutti insieme. Per questo, qualunque contributo sarà da me felicemente accolto nello spirito che è del PGT, che prevede la partecipazione attiva dei cittadini nella sua formazione. Consiglio vivamente di fare il mio stesso esercizio mentale e pensare al proprio PGT per Garbagnate Milanese in attesa che Marone ed il resto dell'amministrazione si decidano ad avviare gli incontri e la discussione sull'argomento. In uno dei prossimi articoli, scriverò anche quel che penso delle prime indiscrezioni che ci sono state sul PGT che l'amministrazione sta preparando.
Dopo questa breve introduzione inizierò ad entrare nel dettaglio con qualche esempio pratico iniziando a parlare di servizi, pubblici e privati.

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