venerdì 9 aprile 2010

Diciamo basta all'olio di palma

olio palma Sta ormai diventando un abitudine quella di sensibilizzare l'opinione pubblica in modo un po' brutale e diretto tramite campagne informative e mediatiche senza filtri. Alcune delle Associazioni ambientaliste e animaliste più famose hanno sempre puntato sulle dimostrazioni eclatanti, vedi Greenpeace e Peta.
Tempo fa avevo pubblicato il film documentario Earthlings. Un pugno nello stomaco, ma che tutti dovrebbero vedere per capire cosa l'uomo fa agli altri animali tutti i giorni nel mondo.
Adesso è la volta dello spot preparato e diffuso da Greenpeace per denunciare i disastri ambientali che le coltivazioni di olio di palma stanno facendo in Indonesia e dintorni, distruggendo intere foreste. Greenpeace denuncia allo stesso tempo la distruzione dell'habitat naturale degli oranghi che, rimanendo senza casa, si stanno decimando e diventando a rischio estinzione. Un po' come i loro cugini gorilla in centro Africa.
Soggetto dello spot denuncia è Nestlè e il suo Kit Kat, la quale ha in un primo tempo cercato di oscurare il video, ma vista la rapida diffusione via Internet ha dovuto evitare figuracce peggiori.
Sempre Greenpeace, già da tempo aveva messo sotto tiro anche la "italiana" Ferrero e la sua Nutella per lo stesso motivo. Italiana tra virgolette perchè, forse non tutti lo sanno, la sede finanziaria è in Lussemburgo.
Il mio consiglio è quello di diventare sempre più bravi consumatori attenti. Non farsi tentare da pubblicità e belle confezioni, ma imparare a leggere gli ingredienti e conoscere i marchi e quello che fanno le società loro collegate. Evitare i prodotti con olii e grassi di scarsa qualità e dannosi per la salute e le società che non sono responsabilizzate alla sostenibilità. Non sono grandi privazioni, anche negli ipermercati ci sono le alternative, basta conoscerle e scoprire che marchi e prodotti meno conosciuti sono perfino più buoni.


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