venerdì 9 aprile 2010

Le foto digitali e la privacy compromessa

canon eos 3 Sono un appassionato di foto, ma non esageratamente. Mi dilettavo a scattare foto con la nostra EOS 3 reflex. Poi siamo passati alla reflex digitale con la EOS 300D. Ancora oggi questa è la nostra macchina fotografica e solo perchè non comodissima da portare in giro tutti giorni, mi capita di tanto in tanto di fare qualche foto con il cellulare.
La comodità della macchina fotografica nel cellulare è indubbia. Vuol dire avere sempre a disposizione la possibilità di immortalare un momento e magari di condividerlo immediatamente.
Per alcuni, l'unica macchina fotografica a disposizione è proprio quella integrata nel cellulare e molti smartphone moderni offrono insieme alla macchina fotografica tante altre funzioni, come ad esempio il GPS per la geolocalizzazione.
Dicevo che non sono un appassionato esagerato di foto e la notizia che leggo da Disinformatico, mi sembra di quelle da diffondere perchè penso pochi conoscano. Me compreso che non ci avevo mai fatto caso, forse perchè non ho un cellulare con GPS.
In pratica, credo che tutti sappiano che i file digitali con i quali le foto vengono salvate, contengono tante informazioni relative alla foto. Basta scegliere la voce "proprietà" tra quelle che compaiono con un clic con il tasto destro del mouse sul file. Dimensioni, risoluzione, date e ora dello scatto, ISO, formato digitale, marca e modello della macchina fotografica o del cellulare. Ma nel caso il cellulare ha anche il GPS, tra le proprietà si trovano anche le coordinate al momento dello scatto.
A questo punto si può ben capire che diffondere via Internet foto private così scattate, può creare non pochi problemi di privacy. Infatti basta inserire le coordinate in Google Maps e sapere esattamente il luogo dello scatto. Se c'è la funzione di Street View di Google, vedere perfino una foto dettagliata del luogo.
Quindi attenzione a quello di voi che diffondete in rete.

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