mercoledì 12 maggio 2010

L'Information Technology e l'energia secondo Greenpeace

greenpeace logo Greenpeace aggiorna la sua classifica dei grandi dell'Information Technology e il loro approccio ai consumi energetici e consegunetemente alle emissioni di CO2.
La diffusione della banda larga e quindi l'aumento vertiginoso delle tecnologie informatiche, sta nascendo il problema del consumo energetico visto che computer e apparati di rete ne sono grandi consumatori.
Greenpeace, nella stesura della sua classifica, cerca di valutare le proposte per un risparmio o migliore sfruttamento energetico sia per le sedi di questi grandi consumatori sia della rete in generale.
Cisco risulta la prima per lo sviluppo della tecnologia smart grid e al proposta di reali soluzioni di riduzione del consumo energetico grazie alla progettazione degli uffici e alla relativa gestione dell'energia.
Una efficace metodologia per misurare l'impatto sulla rete delle soluzioni IT su vasta scala vale a Ericsson e Fujitsu un posto di rilievo. Fujitsu è anche la prima azienda ad aver definito un obiettivo credibile di risparmio energetico.
Lo strumento di controllo PowerMeter adottato e promosso da Google fornisce ai consumatori informazioni sul consumo energetico in tempo reale. Peccato che Google non abbia nessun obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 e non fornisce informazioni sulle proprie emissioni. Questa mancanza di trasparenza fa scendere di posizioni l'azienda.
Scarica il PDF della classifica Cool IT in italiano

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