giovedì 16 settembre 2010

Religiosità e criminalità

A Milano è stato chiesto che vengano rimosse alcune pubblicità della mostra di Cattelan. Le immagini ritraggono Hitler in preghiera.
La motivazione è che l'immagine rappresenti un insulto per chi ha subito l'olocausto. Io ritengo che sia un insulto nascondere la realtà.
La realtà è che anche i peggiori criminali si ritengono dei religiosi credenti e molte volte è accaduto che proprio in nome della religione vengano commessi crimini.
Molti mafiosi e camorristi crescono in una società religiosa e si ritengono tali. Provenzano fu arrestato con la Bibbia sul comodino.
Perchè mai nascondere un'immagine di Hitler in preghiera? D'altronde per quanto si possa credere la fede in una religione è qualcosa di personale, così come il modo di interpretarla e metterla in pratica.
Se ci fosse un'interpretazione univoca, non ci sarebbero le recenti contestazioni e discussioni tra la Chiesa lombarda e la Lega Nord sul tema degli immigrati. Ci sarebbe anche un modo univoco per giudicare chi si ritiene religioso credente, ma poi non rispetta la fedeltà coniugale, la castità pre matrimoniale e altri dettami ecclesiastici. Non ci sarebbero tre Chiese cristiane e tante sette relative.

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