mercoledì 8 settembre 2010

Spingere la pubblicità fino a che punto?

caudron Fino a quanto ci si può spingere nel fare colpo con la pubblicità sui potenziali clienti?
E' una domanda alla quale è difficile trovare una risposta unanime. Le sensibilità sono diverse e variano secondo l'argomento affrontato e come lo si affronta.
Un po' di anni fa, ci furono marchi e pubblicitari che si fecero una fama e fecero affari con le pubblicità scandalo o volutamente criticabili. L'obiettivo rimane spesso lo stesso: l'importante è parlarne, anche male purchè se ne parli. Infatti, nella maggior parte dei consumatori non abituati al consumo critico, all'atto dell'acquisto ritornano in mente marchi e modelli visti chissà in quale pubblicità, ma con pochi dettagli.
Una ditta di impianti fotovoltaici, Cauldron Holding, con lo spot e lo slogan "Montami a costo zero", voleva far parlare di se e dei suoi prodotti raggiungendo il suo scopo. Sui cartelloni pubblicitari, affissi a Milazzo (Messina), c'è una donna inginocchiata su un pannello solare con lo slogan "Montami, a costo zero! Hey parliamo del fotovoltaico".
Naturalmente, giustamente aggiungo io, le polemiche sono subito scattate con richieste di ritiro della pubblicità definita "volgare e sessista" e con un messaggio "stereotipato e non rispettoso della dignità ed integrità umana, risultando degradante e producendo un impatto mediatico diseducativo".
Il problema è che sempre più spesso lo stesso tipo di approccio pubblicitario è utilizzato per prodotti del tutto slegati dall'avvenenza del personaggio femminile associato. Proprio prima dell'estate, mi capitava spesso di notare una pubblicità su Metro di serramenti con una ragazza sexy che nulla aveva a che fare con il contesto.
Eppure i pubblicitari non lo fanno senza motivo. Oltre all'impatto emotivo negativo che provoca, creando discussioni utili dal punto di vista pubblicitario, crea anche reazioni positive da parte del target di acquisto scelto che di solito è maschile.
Sulla home page della Cauldron si legge che l'azienda ha da poco raggiunto i 1.000 impianti istallati in Sicilia. Non esiste la certezza che il merito sia della pubblicità, quello che è certo è che sono state molte le testate giornalistiche che si sono occupate della vicenda, cosa che ha portato una semisconosiuta azienda siciliana ad essere notata. Purtoppo io sto contribuendo.
La campagna pubblicitaria è stata sospesa e i cartelli sono stati tutti ritirati. Anche se il Presidente dell'azienda ha dichiarato che la campagna proposta era "un messaggio innocente e simpatico e di sicuro stimolo" e che non si sarebbe mai aspettato un riscontro di immagine negativa in questo senso. Mi chiedo a quali stimoli stesse pensando.

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