mercoledì 11 maggio 2011

Movimenti, partiti e leaders

Mi sono ritrovato spesso a dichiarare in queste pagine quanto fossi vicino alle cose concrete che sono scritte nei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle o alle idee che maturano all'interno dei MeetUp.
Allo stesso tempo, più volte mi sono ritrovato proporzionalmente lontano dal suo leader Beppe Grillo, dal suo modo di porsi che non è più comico e dalle sue contraddizioni.
Per principio mi pongo ormai contro qualunque partito o movimento che si identifica esclusivamente in un suo leader trasformandosi in qualcosa di padronale che nulla ha a che vedere con la democrazia partecipata.
Qualcuno potrebbe rinfacciarmi che la situazione del Partito Democratico non sia delle migliori, ma la risposta è semplice: rimane l'unico partito che sta provando a darsi delle regole democratiche all'interno delle quali possono venire fuori leader che rappresentano il partito, ma non leader che lo impoveriscono.
I problemi ci sono solo dove ci si mette in discussione e la discussione è sempre una cosa positive.
Intanto consiglio un articolo dell'Espresso dal quale si deduce quanto scritto sopra sulle contraddizioni del leader Beppe Grillo il quale impoverisce il Movimento (partito) da lui creato: Grillo, razzismo e bufale.

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